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Perché prendersi cura della propria pelle?


Sole, mare, libertà all'aria aperta, tutto diventa vita in estate. Ma sono sempre più frequenti i messaggi di allarme da parte di specialisti sui rischi per la nostra pelle all'esposizione solare. La pelle è l’organo più esteso del corpo e in media ha una superficie di 1,8 metri quadrati negli uomini e 1,6 nelle donne. Ha dei recettori in grado di reagire al dolore, al tatto e alle variazioni di temperatura. Costituisce la prima linea di difesa sia da caldo, freddo e traumi che da tossine, prodotti chimici e sostanze inquinanti. Rende il corpo impermeabile. Ha tuttavia un potenziale nemico: il sole. Ma la luce del sole non è essenziale alla vita? Certo che lo è. Le piante, da cui dipendiamo, hanno bisogno della luce del sole per crescere. Inoltre una moderata esposizione alla luce solare stimola la produzione di vitamina D, che contribuisce all’assorbimento del calcio rendendo le ossa più forti. Ma non bisogna esagerare e sopratutto bisogna proteggere la pelle con un ottima protezione solare che sia efficace contro raggi UVA e raggi UVB protezione alta.

Il sole emana radiazioni ultraviolette (UV) che possono danneggiare la pelle in maniera irreversibile. Una delle conseguenze è l’invecchiamento precoce. Ma c’è un pericolo ancora più grave, da cui un libro mette in guardia: “I raggi ultravioletti danneggiano il DNA [il materiale genetico che regola l’attività delle cellule, tra cui la riproduzione delle stesse], causano immunodepressione e possono scatenare nel corpo reazioni chimiche che infine portano al tumore”. (Saving Your Skin) Parlare di tumore fa paura. Ma quanto sono frequenti i tumori della pelle? Dovremmo preoccuparci?


Tumori della pelle: una piaga dei nostri tempi

Secondo il Manuale Merck di diagnosi e terapia le neoplasie cutanee, ovvero i tumori della pelle, rappresentano il più comune tipo di cancro. Negli Stati Uniti circa una persona su sette è colpita da qualche forma di tumore della pelle, ma i casi sono in aumento. Nel libro The Skin Cancer Answer (La risposta ai tumori della pelle), il dott. I. William Lane afferma che “secondo le stime il 50 per cento di coloro che raggiungeranno i 65 anni di età vedranno l’insorgere di qualche forma di tumore della pelle”. Sempre negli Stati Uniti, il melanoma causa circa 7.500 morti all’anno e secondo l’Accademia Americana di Dermatologia il tasso è in crescita. Tra gli individui di carnagione scura l’incidenza dei tumori della pelle è minore, ma il rischio permane.

Perché i tumori della pelle sono ora così diffusi? Benché siano implicati diversi fattori, quali altitudine, latitudine, nuvolosità e consistenza dello strato di ozono, pare che la ragione principale sia da attribuire all’eccessiva esposizione ai raggi solari. Gli stili di vita sono cambiati. Le vacanze al mare e gli sport come sci e alpinismo sono diventati più popolari e vengono praticati anche da chi lavora in ambienti chiusi. Anche i tempi sono cambiati. Mentre una volta il pudore induceva uomini e donne a indossare costumi da bagno lunghi, oggi i costumi sono sempre più succinti e lasciano scoperta gran parte della pelle. I tumori cutanei sono aumentati di pari passo. Potremmo forse imparare qualcosa dagli abitanti dei deserti, come i beduini, che portano abiti lunghi e larghi e copricapi? ​

Tumori della pelle: un pericolo reale

  • I tipi più comuni di tumore della pelle sono tre:

  • il carcinoma basocellulare (o basalioma),

  • il carcinoma squamocellulare (o spinocellulare) e

  • il melanoma (o melanoma maligno).

I primi due tipi si sviluppano nell’epidermide, lo strato superficiale della pelle, che in media ha uno spessore di un solo millimetro. Sembra che questi carcinomi siano dovuti a una prolungata esposizione ai raggi solari, come nel caso di chi lavora all’aperto, e insorgono quasi sempre in parti del corpo foto esposte, come la faccia e le mani. Si manifestano con un nodulo o una lesione della pelle, che poi si allarga, sanguina spesso, non si cicatrizza completamente e può estendersi invadendo i tessuti circostanti. Il carcinoma basocellulare costituisce il 75 per cento dei casi di tumori della pelle. Il carcinoma squamocellulare è meno comune, ma più soggetto a diffondersi per metastasi ad altre parti del corpo. La diagnosi precoce è importante perché, se è vero che questi carcinomi sono tra i tumori da cui si guarisce più facilmente, è anche vero che se non vengono dovutamente curati possono essere letali. Anche il melanoma, che rappresenta solo il 5 per cento dei tumori cutanei, insorge nello strato superficiale della pelle. Pare che una delle principali cause del melanoma sia l’esposizioneintensa ma saltuaria ai raggi solari, tipica di chi lavora in ambienti chiusi e prende il sole in vacanza. Circa il 50 per cento dei melanomi si sviluppa da nei pigmentati, in particolare nella parte superiore della schiena e negli arti inferiori. Questo tipo di tumore cutaneo è quello che causa più decessi perché, se non viene curato in tempo, può invadere lo strato cutaneo sottostante, il derma, dove ci sono i vasi sanguigni e linfatici. Da lì in poco tempo può diffondersi per metastasi. Larry Nathanson, oncologo, afferma: “Il paradosso del melanoma è che si tratta di un male facilmente curabile in caso di diagnosi precoce, ma piuttosto resistente ai farmaci e alla radioterapia quando è metastatico”. In effetti solo il 2 o 3 per cento dei pazienti con melanoma in metastasi è ancora in vita dopo cinque anni dall’inizio della malattia.


Segni premonitori di un melanoma come riconoscerli?

1. ASIMMETRIA. Quasi tutti i melanomi precoci sono asimmetrici (le due metà non combaciano). I nei comuni sono rotondeggianti e simmetrici.

2. BORDI IRREGOLARI, dentellati o intaccati. I nei comuni hanno bordi più lisci e regolari.

3.VARIEGATURA DEL COLORE. Spesso il primo segno premonitore del melanoma è la presenza di varie sfumature di marrone, nocciola o nero. Man mano che il melanoma avanza possono comparire il rosso, il bianco e il blu. In genere i nei comuni sono di un’unica tonalità di marrone.

4.DIAMETRO. Il melanoma precoce è più grande di un neo comune e tende a crescere fino a superare i 6 millimetri di diametro.


Chi sono in fatto di tumori della pelle i soggetti più a rischio?

Oltre a coloro che si espongono saltuariamente ai raggi solari, ma in modo ripetuto o prolungato, è particolarmente a rischio chi è di carnagione chiara, ha capelli e occhi chiari, lentiggini e nei, nonché familiari che hanno avuto lo stesso problema. I tumori della pelle sono molto più rari tra i soggetti di carnagione scura. Vuol dire che più siete abbronzati e meno probabilità avete di sviluppare un tumore della pelle? No, perché sebbene la pelle si abbronzi per proteggersi dai raggi ultravioletti, l’abbronzatura la danneggia, e se il danno avviene più volte il rischio che insorga un tumore cutaneo aumenta.

Il libro The Skin Cancer Answer avverte anche che non ci si può sentire sicuri solo perché si usa un filtro solare. Nessun prodotto garantisce una protezione completa dalle scottature, né previene necessariamente i tumori della pelle. Anzi, se induce a rimanere più a lungo al sole, può indirettamente contribuire ad aumentare il rischio. Il libro afferma: “Non c’è nulla che possa sostituire le buone abitudini. Indossare abiti protettivi ed evitare di rimanere all’aperto nelle ore centrali della giornata sono tra le armi più ‘efficaci’ contro i tumori della pelle”. Per questo motivo utilizzate la crema o lo spray per proteggervi, ma non restate sotto il sole nelle ore più calde, o per molte ore. Le creme solari della Forever Living donano luminosità e morbidezza alla pelle come un trattamento di bellezza sia al corpo che al viso.


Che dire delle lampade e dei lettini abbronzanti?

Pare che 20 minuti in un centro abbronzatura equivalgano a circa quattro ore di esposizione al sole. Questo metodo per abbronzarsi era ritenuto sicuro perché le lampade emettono principalmente raggi UVA, che sembrava non causassero scottature. Ma il succitato libro afferma: “Ora si sa che gli UVA penetrano nella pelle molto più in profondità degli UVB, possono far insorgere tumori e deprimere il sistema immunitario”. Uno studio riportato nell’edizione internazionale del Miami Herald ha dimostrato che tra le donne che andavano nei centri abbronzatura almeno una volta al mese “c’era il 55 per cento di probabilità in più di sviluppare un melanoma”.

Bisogna quindi fare attenzione al modo in cui si prende il sole. Ricordate: le scottature che prendete ora possono generare un tumore della pelle tra più di 20 anni. Le radiazioni ultraviolette possono danneggiare anche le cellule di Langerhans, che si trovano nell’epidermide e hanno un’importante funzione immunologica. “Alcuni scienziati sono quindi portati a credere che un indebolimento del sistema immunitario contribuisca all’insorgere del tumore della pelle”, afferma il libro The Skin Cancer Answer. Secondo l’Istituto di ricerca sul cancro del Nuovo Galles del Sud, “un australiano su due avrà qualche forma di tumore della pelle nell’arco della vita”. Nel Queensland, un altro stato dell’Australia, nel 1998 le probabilità dell’insorgenza di un melanoma erano di 1 su 15.

Cosa possiamo fare per proteggere la pelle?

Ecco perché è importante durante tutta l'estate bere Gel di Aloe Vera che sia naturale, o con l'aggiunta di mirtillo e mela oppure al gradevolissimo e fresco gusto di pesca. Potrai vedere la tua pelle trovare nuova forza e luminosità.

“La gente non sa quanto male possa fare il sole . . . e quale danno possa arrecare al DNA delle cellule cutanee. Se il danno è prolungato si innesca un meccanismo che può portare al tumore della pelle”. — Dott. Mark Birch-Machin, specialista in neoplasie cutanee. Proteggila ra pelle e quella dei nostri figli e soprattutto ricordate è in gioco la nostra vita.


QUALCHE CONSIGLIO UTILE

  • Limitate l’esposizione al sole nelle ore più calde, tra le 10,00 e le 16,00, quando i raggi ultravioletti sono particolarmente intensi.

  • Cercate di stare all’ombra.

  • Copritevi le braccia e le gambe con abiti larghi e a trama fitta.

  • Indossate un cappello a tesa larga per proteggervi gli occhi, le orecchie, la faccia e la nuca.

  • Portate occhiali da sole di buona qualità avvolgenti, o con pannelli laterali, che provvedano una protezione del 99-100 per cento dai raggi UVA e UVB per ridurre notevolmente il rischio di danni agli occhi.

  • Usate una crema solare ad ampio spettro con un fattore di protezione 15, o anche maggiore, e riapplicatela abbondantemente ogni due ore.

  • L’OMS sconsiglia lampade, lettini abbronzanti e solarium, poiché usano raggi ultravioletti, che possono danneggiare la pelle.

  • Proteggete neonati e bambini, la cui pelle è particolarmente delicata.

  • Non addormentatevi mai al sole.

  • Se vi compare un neo, una lentiggine o una macchia che vi preoccupa consultate il medico.

 

Come proteggere la pelle?






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